BANDS

Pericopes 2023

PERICOPES+1

Emi Vernizzi – sax, electronics

Claudio Vignali – piano, Fender Rhodes, electronics

Ruben Bellavia / Nick Wight – drums

Nel 2007 il duo nativo piano-sax inizia a comporre un repertorio del tutto originale che finalizzerà nel corso degli anni con residenze artistiche, tour e sette incisioni discografiche. Naturalmente refrattaria a etichette di stile e genere, la proposta musicale di Pericopes è una miscela “crossover” di composizione, improvvisazione e sinergia esecutiva, in costante riflessione con il vissuto artistico dei singoli musicisti. Un linguaggio che si è sviluppato nel corso degli anni, assorbendo di volta in volta svariate influenze. Quattro album inclusa una pubblicazione DVD, vincitore assoluto del premio Padova Carrarese e dell’ Umbria Jazz Contest, Pericopes viene segnalato al TopJazz di MusicaJazz nel 2012 e 2022. L’evoluzione del progetto in Pericopes+1 – iniziato con il batterista americano Nick Wight – inaugura una nuova produzione musicale ricevendo particolare attenzione da parte della stampa internazionale (DownBeat, Jazzthetik, Jazz ‘n’ More…) e sarà seguito da altre tre pubblicazioni e centinaia di concerti tra USA, China ed Europa (UK, Francia, Germania, Italia, Austria, Slovenia, Croazia, Svizzera, Belgio, Repubblica Ceca, Olanda). Nel 2021 Pericopes viene inserito nel libro “La Storia del Jazz” tra le importanti produzioni italiane di nuova generazione.

 

“These guys have a history to be sure” 

Dave Liebman

“Three excellent musicians” 

Enrico Rava 

Riproduci video su Pericopes+1 Disco gagarin
Riproduci video

Adwords

TopJazz 2012: segnalati tra i nuovi migliori talenti
1°PREMIO Umbria Jazz Contest 2013
TopJazz 2013 &2022: segnalati nella classifica “formazione dell’anno”
1°premio Padova Carrarese 2012
✭✭✭DownBeat, AllAboutJazz, JazzInside,
Jazziz, JazzTime, Herrald Scotland, JazzViews,…

BANDS

PERICOPES+1

Emi Vernizzi – sax, electronics

Claudio Vignali – piano, rhodes, electronics

Ruben Bellavia / Nick Wight – drums

Pericopes 2023

 

Nel 2007 il duo nativo piano-sax inizia a comporre un repertorio del tutto originale che finalizzerà nel corso degli anni con residenze artistiche, tour e sette incisioni discografiche. Naturalmente refrattaria a etichette di stile e genere, la proposta musicale di Pericopes è una miscela “crossover” di composizione, improvvisazione e sinergia esecutiva, in costante riflessione con il vissuto artistico dei singoli musicisti. Un linguaggio che si è sviluppato nel corso degli anni, assorbendo di volta in volta svariate influenze. Quattro album inclusa una pubblicazione DVD, vincitore assoluto del premio Padova Carrarese e dell’ Umbria Jazz Contest, Pericopes viene segnalato al TopJazz di MusicaJazz nel 2012 e 2022.

L’evoluzione del progetto in Pericopes+1 – iniziato con il batterista americano Nick Wight – inaugura una nuova produzione musicale ricevendo particolare attenzione da parte della stampa internazionale (DownBeat, Jazzthetik, Jazz ‘n’ More…) e sarà seguito da altre tre pubblicazioni e centinaia di concerti tra USA, China ed Europa (UK, Francia, Germania, Italia, Austria, Slovenia, Croazia, Svizzera, Belgio, Repubblica Ceca, Olanda). Nel 2021 Pericopes viene inserito nel libro “La Storia del Jazz” tra le importanti produzioni italiane di nuova generazione.

“These guys have a history to be sure” 

Dave Liebman

“Three excellent musicians” 

Enrico Rava 

Riproduci video su Pericopes+1 Disco gagarin
Riproduci video

Adwords

TopJazz 2012: segnalati tra i nuovi migliori talenti
1°PRemio Umbria Jazz Contest 2013
TopJazz 2013 & 2022: segnalati nella classifica “formazione dell’anno”
 1°premio Padova Carrarese 2012
✭✭✭DownBeat, AllAboutJazz, JazzInside,
Jazziz, JazzTime, Herrald Scotland, JazzViews,…

Blue Moka, Emiliano Vernizzi, Alberto Gurrisi, Michele Morari, Michele Bianchi, Fabrizio Bosso
Riproduci video

BLUE MOKA

Emi Vernizzi – sax, electronics

Alberto Gurrisi – hammond organ, keys

Michele Bianchi – guitar

Michele Morari – drums

feat. Fabrizio Bosso – trumpet

Blue Moka è riconosciuta come una delle formazioni post-bop di musica originale più distintive tra gli hammond-quartet in circolazione, un progetto che ha saputo includere influenze dall’R’n’B al jazz contemporaneo, miscelando tradizione e modernità con traiettorie nel Blues e l’elettronica, tutti elementi di una contemporaneità in cui “gioiosità comunicativa e un sound ben definito rappresentano i tratti distintivi di Blue Moka” (Stefano Dentice – ItalianJazz).

Il loro acclamato album di debutto è stato presentato in anteprima al leggendario Blue Note  di Milano nel 2018 con uno spettacolo sold-out e seguito da una serie di concerti in festival, club e teatri di tutta Italia.

Il 2023 coincide con l’uscita del nuovo attesissimo album “Enjoy” (RNC Music), una nuova raccolta di composizioni originali miscelate da influenze Soul-Funk, Indie, Elettronica, in cui ritmo e atmosfere oniriche 3D fanno sognare, ballare e godere della vita.

Nato nel 2009, il progetto Blue Moka è costituito da musicisti tra i più crossover e richiesti della scena jazz nazionale, vantando ognuno collaborazioni importanti (Dee Dee Bridgewater, Mario Biondi, Steve Swallow, Seamus Blake, Enrico Rava). Tra gli ospiti di Blue Moka spicca l’importante featuring con il trombettista Fabrizio Bosso, una collaborazione di lunga data trasformatasi in amicizia consolidata.

BM è una band piena di energia […] che potrebbe accadere solo oggi. È il suono del Jazz – ORA” (Steven Cerra, Jazzprofiles).

 

BLUE MOKA

Emi Vernizzi – sax, electronics

Alberto Gurrisi – hammond organ, keys

Michele Bianchi – guitar

Michele Morari – drums

feat. Fabrizio Bosso – trumpet

Blue Moka, Emiliano Vernizzi, Alberto Gurrisi, Michele Morari, Michele Bianchi, Fabrizio Bosso

Blue Moka è riconosciuta come una delle formazioni post-bop di musica originale più distintive tra gli hammond-quartet in circolazione, un progetto che ha saputo includere influenze dall’R’n’B al jazz contemporaneo, miscelando tradizione e modernità con traiettorie nel Blues e l’elettronica, tutti elementi di una contemporaneità in cui “gioiosità comunicativa e un sound ben definito rappresentano i tratti distintivi di Blue Moka” (Stefano Dentice – ItalianJazz).

Il loro acclamato album di debutto è stato presentato in anteprima al leggendario Blue Note  di Milano nel 2018 con uno spettacolo sold-out e seguito da una serie di concerti in festival, club e teatri di tutta Italia.

Il 2023 coincide con l’uscita del nuovo attesissimo album “Enjoy” (RNC Music), una nuova raccolta di composizioni originali miscelate da influenze Soul-Funk, Indie, Elettronica, in cui ritmo e atmosfere oniriche 3D fanno sognare, ballare e godere della vita.

Nato nel 2009, il progetto Blue Moka è costituito da musicisti tra i più crossover e richiesti della scena jazz nazionale, vantando ognuno collaborazioni importanti (Dee Dee Bridgewater, Mario Biondi, Steve Swallow, Seamus Blake, Enrico Rava). Tra gli ospiti di Blue Moka spicca l’importante featuring con il trombettista Fabrizio Bosso, una collaborazione di lunga data trasformatasi in amicizia consolidata.

BM è una band piena di energia […] che potrebbe accadere solo oggi. È il suono del Jazz – ORA” (Steven Cerra, Jazzprofiles).

 

Riproduci video

IZZY & THE CATASTROPHICS (USA)

Izzy Zaidman – lead guitar/vocals

Emi Vernizzi – sax

Chapman Sowash – trombone

Seth Kessel – bass

Gasper Bertoncelj – drums

Mr. Izzy Zaidman dominatore di folle con il suo talento, carisma, classe ed energia, veterano della leggendaria band di Wayne “The Train” Hancock, è la funambolica voce e chitarra di questa band di musiche originali, un mix di western-swing, be-bop, rock ‘n roll, gipsy/jazz, avant-garde, tecnica sopraffina ed irresistibile (auto)ironia. Sei album all’attivo, decine di migliaia di fans sparsi per il globo che accorrono entusiasti ad ogni loro esibizione attraverso tour dal 2008 con una media di 250 show all’anno tra America ed Europa. Izzy & The Catastrophics condivide il palco con grandi nomi, da Snoop Dogg e Reverend Horton Heat alle più scalcinate punk-bands della California, protagonisti indiscussi al main stage del Festival Jamboree ’14 e del recente MoonRunner di Chicago. L’uscita dell’ultima fatica discografica registrata a Nashville è prevista per il 2022.

Se Izzy and the Catastrophics fosse stata la band sul Titanic, avrebbe di certo ridotto quell’iceberg in cubetti di ghiaccio da servire alla festa sul ponte della nave

Brian Baker – Citybeat Cincinnati, OHIO

IZZY & THE CATASTROPHICS (USA)

Izzy Zaidman – lead guitar/vocals

Emi Vernizzi – sax

Chapman Sowash – trombone

Seth Kessel – bass

Gasper Bertoncelj – drums

izzy-reportage-1-600x398

Mr. Izzy Zaidman dominatore di folle con il suo talento, carisma, classe ed energia, veterano della leggendaria band di Wayne “The Train” Hancock, è la funambolica voce e chitarra di questa band di musiche originali, un mix di western-swing, be-bop, rock ‘n roll, gipsy/jazz, avant-garde, tecnica sopraffina ed irresistibile (auto)ironia. Sei album all’attivo, decine di migliaia di fans sparsi per il globo che accorrono entusiasti ad ogni loro esibizione attraverso tour dal 2008 con una media di 250 show all’anno tra America ed Europa. Izzy & The Catastrophics condivide il palco con grandi nomi, da Snoop Dogg e Reverend Horton Heat alle più scalcinate punk-bands della California, protagonisti indiscussi al main stage del Festival Jamboree ’14 e del recente MoonRunner di Chicago. L’uscita dell’ultima fatica discografica registrata a Nashville è prevista per il 2022.

Se Izzy and the Catastrophics fosse stata la band sul Titanic, avrebbe di certo ridotto quell’iceberg in cubetti di ghiaccio da servire alla festa sul ponte della nave

Brian Baker – Citybeat Cincinnati, OHIO

Riproduci video

BUDOKAN

Budokan, luogo per eccellenza dove i guerrieri del sol levante si sono sfidati nelle tecniche delle arti marziali. Corpo, mente, purezza interiore. E’ il progetto mainstream di Emiliano Vernizzi, trio pianoless in cui dal 2010 si sono contesi diversi duellanti: Daniele Tortora, Giacomo Marzi, Enzo Frassi, Massimo Caracca, Tony Arco, Matteo Rebulla, Vittorio Sigbaldi, Paolo Mozzoni. La sfida è quella di far convergere interplay e situazioni contrastanti che, per l’assenza di un esplicito riferimento armonico ed un’altrettanta formazione stabile, lascia tanto all’immaginazione dell’ascoltatore. Potenza, dolcezza, ironia, velocità lottano tra loro su un ring prettamente caratterizzato da atmosfere ritmico/melodico di chiaro riferimento al jazz degli anni ’50 e ’60 in un susseguirsi vulcanico di momenti swing, afro-bossa, funk, spesso alternati con imprevedibilità in un divertente dialogo a tre.